The Trump forest: dove l’ignoranza fa crescere gli alberi





Tutti sappiamo che il presidente Trump non è esattamente un amante della natura. Lo dimostrano questi primi mesi del suo mandato in cui ha smantellato la commissione sui cambiamenti climatici, ha ritirato gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi, ha cancellato 8 anni di politiche a favore delle rinnovabili del suo predecessore e ha virato a 180° verso una politica a favore delle sorgenti fossili di energia, senza trascurare decine di atti presidenziali, dichiarazioni e messaggi vari che non hanno certo evidenziato una sensibilità ambientale fuori dal comune.Trump è evidentemente un negazionista ambientale e purtroppo il suo operato, presente e futuro, avrà un’impronta importante e indelebile sul nostro pianeta. Per questo motivo, tre ragazzi neozelandesi hanno calcolato l’impatto ambientale che avrà il nuovo corso presidenziale sul nostro amato globo terracqueo ed hanno deciso di mettere in moto una risposta a livello globale per contrastare gli effetti dell’aumento di emissioni causato dalle scellerate decisioni del nuovo presidente americano. L’idea è quella di realizzare un’intera foresta dedicandola al presidente americano o meglio all’ignoranza che ha contraddistinto il suo operato fino ad oggi.Il progetto si chiama the Trump forest e l’obiettivo dichiarato è quello di raccogliere fondi ed impiegarli tutti (senza alcun guadagno) nell’acquisto di alberi e nella loro piantumazione: una foresta collettiva e diffusa, senza limiti o confini. Il progetto ha raccolto in poco più di 5 mesi 85.000 $ e sono stati già piantati più di 669.000 alberi.

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Pubblicato il: 6 Settembre 2017

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