L’Ecuador voleva salvare il parco di Yasuní dalle trivelle, ma deve tornare sui suoi passi





Nel 2007, l’allora presidente ecuadoriano Rafael Correa aveva deciso di lasciare sottoterra il petrolio nel parco nazionale dello Yasuní. Come indennizzo per i mancati introiti, aveva chiesto ai paesi esteri 3,6 miliardi di dollari. Solo una minima parte dei fondi è effettivamente arrivata. Oggi l’Ecuador, alle prese con enormi difficoltà economiche, si trova costretto a dare il via libera alle compagnie petrolifere. Cosa c’entrano i flussi finanziari con la tutela dell’ecosistema? M…

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Pubblicato il: 19 Gennaio 2023

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